In un post della scorsa primavera ho presentato l’esperimento della coltivazione degli asparagi in acquaponica. E’ presto per raccontarvi come è andata a finire ma qualche aggiornamento ve lo posso dare, dopo quello di inizio autunno nel quale avevamo lasciato gli steli di asparago in crescita libera.
Tutto secondo copione, avevo dovuto legate i cespugli di asparago al tetto della serra, per evitare che ricadessero sulle colture adiacenti e loro mi avevano “ringraziato” producendo fiori insignificanti prima e minuscole bacche rosse poi.
Con l’arrivo dell’inverno è stato necessario recidere la parte erbacea della piante che stava deperendo, questo è il risultato:

Non fatevi trarre in inganno dai cespugli verdi sulla destra dell’immagine, sono minuscole piantine di Gazania, ottenute per divisione del cespo e “posteggiate” in acquaponica fino alla prossima primavera, i nostri asparagi sono quegli steli che paiono secchi recisi a filo dell’argilla espansa.
A guardarli bene però non sono così secchi, nonostante l’immagine sia stata realizzata il primo dicembre “zoommando” su un gruppo di steli possiamo vedere un piccolo asparago crescere!
Non riuscirò mai a mangiarlo, probabilmente deperirà tra qualche giorno a causa del freddo ma il suo capolino lascia ben sperare, arrivederci alla prossima primavera
