
Questa traduzione italiana è stata curata dall’associazione “Akuadulza” con la collaborazione del dott. Pietro Volta, ricercatore presso CNR-ISE per la revisione dei testi riguardanti i pesci e del prof. Franco Cinti ricercatore confermato presso il Dipartimento di Agronomia dell’Università di Bologna per la consulenza e la cura della versione in italiano. In caso di discrepanze con il testo originale farà riferimento il testo in lingua inglese edito dalla FAO.
INTRODUZIONE ALL’ ACQUAPONICA
L’acquaponica è l’integrazione del sistema di acquacoltura a ricircolo (RAS) e la coltivazione idroponica in un unico sistema produttivo. In un’unità acquaponica, l’acqua dalla vasca dei pesci passa attraverso i filtri, circola nelle vasche dove crescono i vegetali e poi torna alla vasca dei pesci. Nei filtri l’acqua viene pulita dai rifiuti dei pesci, prima da un filtro meccanico che rimuove la parte solida e poi passa ad un biofiltro che elabora i rifiuti disciolti. Il biofiltro fornisce ai batteri uno spazio per convertire l’ammoniaca, che è tossica per i pesci, in nitrato, adeguato
alla la nutrizione delle piante. Questo processo è chiamato nitrificazione. Quindi l’acqua (contenente nitrato e altri nutrienti) raggiunge le piante che crescono nei letti di crescita, le piante assorbono questi nutrienti, infine l’acqua torna alla vasca dei pesci purificata. Questo processo consente ai pesci, alle piante e ai batteri di prosperare in modo simbiotico e lavorare insieme per creare un ambiente sano l’uno per l’altro, a condizione che il sistema sia adeguatamente bilanciato.
Anche se la produzione di pesce e verdure è il risultato più visibile di un impianto acquaponico, è essenziale comprendere che l’acquaponica è la gestione di un ecosistema completo che comprende tre grandi gruppi di organismi: pesci, piante e batteri.
Nei sistemi acquaponici, l’effluente dell’acquacoltura viene deviato attraverso i letti di crescita delle piante e non viene rilasciato nell’ambiente, allo stesso tempo fornisce le sostanze nutritive per le piante da una fonte sostenibile, economica e non chimica. Questa integrazione
rimuove alcuni dei fattori di criticità sotto il profilo della sostenibilità sia dell’acquacoltura che dell’idroponica se considerati come sistemi indipendenti. Oltre ai vantaggi derivanti da questa integrazione, l’acquaponica ha dimostrato che le sue produzioni vegetali e di pesci sono paragonabili a quelle idroponiche e dei sistemi RAS (acquacoltura a ricircolo). In certe situazioni l’acquaponica può essere molto più produttiva ed economicamente fattibile, specialmente quando la disponibilità di terra e di acqua sono limitate. Tuttavia, l’acquaponica è complicata e richiede costi di avviamento non trascurabili.
L’aumento della produzione deve compensare i maggiori costi di investimento necessari per integrare i due sistemi. Prima di impegnarsi in un sistema di grandi dimensioni o costoso, dovrebbe essere predisposto un progetto aziendale completo considerando aspetti ambienta-li, sociali e logistici oltre a quelli economici.

Che cosa troverete nella pubblicazione
Questo documento tecnico presenta le attuali conoscenze che si riferiscono all’acquaponica, concentrandosi sugli impianti di scala ridotta. La pubblicazione è suddivisa in nove capitoli e nove appendici, con ogni capitolo dedicato a un determinato aspetto di un sistema acquaponico. Si rivolge ad un pubblico di consulenti agricoli, esperti di acquacoltura di organizzazioni non governative, animatori di comunità, aziende e privati – in tutto il mondo (nel nostro caso traduciamo, evidentemente per un pubblico italiano NdR). L’intenzione è quella di portare una comprensione generale dell’acquaponica a persone che in precedenza hanno avuto conoscenza solo di un aspetto, siano essi esperti di acquacoltura senza esperienza in idroponica, o viceversa.
La pubblicazione non fornisce un approccio di tipo “prescrittivo” all’acquaponica, è invece un’esposizione di risorse che comprende la descrizione e la discussione dei principali concetti necessari per avere sufficienti competenze relativamente ad un impianto acquaponico. Una vasta gamma di soggetti possono trovare interesse attorno al tema dell’acquaponica, in particolare coloro il cui obiettivo programmatico incorpora almeno uno dei seguenti temi: sostenibilità, agricoltura, metodi flessibili di produzione alimentare, nazionale, urbano o peri-urbano, sicurezza del cibo.
Non è strettamente necessario disporre di competenze ed esperienze con vegetali e/o con la produzione di pesce, anche se ciò agevolerebbe notevolmente la lettura del documento. La pubblicazione è redatta con un linguaggio adatto alla comprensione da parte di persone non tecniche e tocca diversi temi legati all’acquacoltura, alla coltura idroponica, chimica dell’acqua, all’equilibrio degli ecosistemi, nonché relativamente agli aspetti tecnici di impianti idraulici e di costruzione. La sfida è quella di fornire un ponte che agevoli la comprensione comune del vasto mondo dell’acquaponica, illustrando dettagli tecnici di profondità notevole, senza consentire la pubblicazione di diventare ingombrante e inutilizzabile.
Il documento è il frutto di esperienza pratica su piccola scala e di sistemi acquaponici commerciali ed è stata sviluppata a scopo formativo in modo che gli agricoltori, anche alle prime armi, possano beneficiare delle conoscenze e delle esperienze sul tema.
La FAO con questa pubblicazione intende contribuire al raggiungimento di molteplici obiettivi strategici nelle sue principali aree di intervento e nelle iniziative regionali. I piccoli sistemi acquaponici rafforzano gli interventi nei territori in cui vi sia carenza idrica e sostengono il lavoro a favore di un’intensificazione agricola attraverso l’uso efficiente delle risorse.
Sintesi dei contenuti
Si inizia con l’introduzione del concetto di “acquaponica”, partendo dalla storia del suo sviluppo e cercando di individuare una sua collocazione all’interno della più ampia categoria delle colture fuori suolo nell’agricoltura moderna.
Si discuterà dei principali concetti teorici legati all’acquaponca, tra cui il ciclo di azoto, il processo di nitrificazione, il ruolo dei batteri, il concetto di bilanciamento impianto acquaponico. Si passerà poi a trattare di elementi importanti legati ai parametri di qualità dell’acqua, acqua test e all’approvvigionamento dell’acqua per i sistemi acquaponici, nonché di metodi e tecniche di progettazione dei sistemi: letti di crescita su supporti inerti (Media based), tecnica basata su uno spruzzo o scorrimento di soluzione nutriente (NFT) e la cultura in acqua profonda (DWC). La pubblicazione illustra in dettaglio i tre gruppi di organismi viventi (batteri, piante e pesci) che compongono l’ecosistema acquaponico e presenta anche le strategie gestionali e la risoluzione dei problemi, così come una serie di argomenti correlati, in particolare mettendo in evidenza fonti locali e sostenibili modi di attivazione di impianti acquaponici.
La pubblicazione comprende anche nove appendici che presentano altri argomenti chiave: la condizione delle comuni piante coltivate in acquaponica; i controlli chimici e biologici, parassiti e malattie comuni, malattie comuni dei pesci e sintomi correlati, cause e rimedi; strumenti per calcolare l’ammoniaca prodotta e supporti biofiltrazione necessari per una certa densità di pesce in rapporto con la quantità di mangime somministrato; produzione di mangimi per pesci fatta in casa; indicazioni e considerazioni per definire correttamente un impianto acquaponico; una analisi costi-benefici di una produzione su piccola scala; una guida completa alla costruzione di impianti di piccole dimensioni di ciascuno dei tre metodi acquaponici. Verrà infine presentato un breve riassunto della pubblicazione concepito come un volantino supplementare per la disseminazione, la sensibilizzazione e l’istruzione.